Alcune classi del Liceo Scientifico “E. Fermi” (III B, IV B, IV D, III E, IV E, III F) hanno partecipato all’edizione di Aprile del Festival della Filosofia, svoltasi in Campania tra le località di Paestum, Marina di Ascea, Casalvelino, Casalnuovo e Vallo della Lucania). Gli allievi sono stati impegnati in laboratori didattici, dialoghi filosofici e passeggiate filosofiche, coadiuvati da un gruppo di volontari formato da allievi dei licei del luogo. Le passeggiate filosofiche hanno combinato insieme l’interesse per l’arte con quello della filosofia presentata attraverso le interpretazioni di passi presentati dagli attori appartenenti all’Associazione culturale responsabile del Festival. Esperienza faticosa per i tempi ristretti, ma meravigliosa. Senza dubbio da rifare!!!
Festival della Filosofia 7-11.04.2014 Marina di Ascea – Velia and other
Tavola rotonda III A – III F Liceo Scientifico “E. Fermi” CZ Lido (2013-2014)
La Tavola rotonda è stata divisa in due momenti: il primo, moderato dall’allieva F.M. ha avuto per tema l’infinito, filosofico matematico e fisico, presentato inizialmente dai ragazzi e poi dal fisico, il prof. Alessandro Fantini. Il secondo momento, moderato dall’allieva A.V., è stato dedicato alla domanda: Esiste Dio? Anche in questo caso i ragazzi hanno avuto la possibilità di confrontarsi con l’uomo di scienza, soprattutto per ciò che concerne il binomio scienza – fede. Il Dirigente scolastico ha mostrato apprezzamento per l’iniziativa e ha ricordato ai ragazzi che nel Liceo sono in corso sperimentazioni di flipped classroom.
Gabriele D'Annunzio - Laus Vitae I
O Vita, o Vita,
dono terribile del dio,
come una spada fedele,
come una ruggente face,
come la gorgóna,
come la centàurea veste;
o Vita, o Vita,
dono d’oblìo,
offerta agreste,
come un’acqua chiara,
come una corona,
come un fiale, come il miele
che la bocca separa
dalla cera tenace;
o Vita, o Vita,
dono dell’Immortale
alla mia sete crudele,
alla mia fame vorace,
alla mia sete e alla mia fame
d’un giorno, non dirò io
tutta la tua bellezza?
Chi t’amò su la terra
con questo furore?
Chi ti attese in ogni
attimo con ansie mai paghe?
Chi riconobbe le tue ore
sorelle de’ suoi sogni?
Chi più larghe piaghe
s’ebbe nella tua guerra?E chi ferì con daghe
di più sottili tempre?
Chi di te gioì sempre
come s’ei fosse
per dipartirsi?
Ah, tutti i suoi tirsi
il mio desiderio scosse
verso di te, o Vita
dai mille e mille vólti,
a ogni tua apparita,
come un Tìaso di rosse
Tìadi in boschi folti,
tutti i suoi tirsi!
Nessuna cosa
mi fu aliena;
nessuna mi sarà
mai, mentre comprendo, mondo
Laudata sii, Diversità
delle creature, sirena
del mondo!
Talor non elessi
perché parvemi che eleggendo
io t’escludessi,
o Diversità, meraviglia
sempiterna, e che la rosa
bianca e la vermiglia
fosser dovute entrambe
alla mia brama,
e tutte le pasture
co’ lor sapori,
tutte le cose pure e impure
ai miei amori;
però ch’io son colui che t’ama,
o Diversità, sirena
del mondo, io son colui che t’ama.
Vigile a ogni soffio,
intenta a ogni baleno,
sempre in ascolto,
sempre in attesa,
pronta a ghermire,
pronta a donare,
pregna di veleno
o di balsamo, tòrta
nelle sue spire
possenti o tesa
come un arco, dietro la porta
angusta o sul limitare
dell’immensa foresta,
ovunque, giorno e notte,
al sereno e alla tempesta,
in ogni luogo, in ogni evento,
la mia anima visse
come diecimila!
È curva la Mira che fila,
poi che d’oro e di ferro pesa
lo stame come quel d’Ulisse.
Tutto fu ambìto
e tutto fu tentato.
Ah perché non è infinito
come il desiderio, il potere
umano? Ogni gesto
armonioso e rude
mi fu d’esempio;
ogni arte mi piacque,
mi sedusse ogni dottrina,
m’attrasse ogni lavoro.
Invidiai l’uomo
che erige un tempio
e l’uomo che aggioga un toro,
e colui che trae dall’antica
forza dell’acque
le forze novelle,
e colui che distingue
i corsi delle stelle,
e colui che nei muti
segni ode sonar le lungue
dei regni perduti.
Tutto fu ambìto
e tutto fu tentato.
Quel che non fu fatto
io lo sognai;
e tanto era l’ardore
che il sogno eguagliò l’atto.
Laudato sii, potere
del sogno ond’io m’incorono
imperialmente
sopra le mie sorti
e ascendo il trono
della mia speranza,
io che nacqui in una stanza
di porpora e per nutrice
ebbi una grande e taciturna
donna discesa da una rupe
roggia! Laudato sii intanto,
o tu che apri il mio petto
troppo angusto pel respiro
della mia anima! E avrai
da me un altro canto.
domenica 16 ottobre 2011
Una domenica mattina qualunque
per costruirmi il vuoto nell'anima e nel cuore
Le parole che dico non han più forma nè accento
si trasformano i suoni in un sordo lamento
Mentre fra gli altri nudi io striscio verso un fuoco
che illumina i fantasmi di questo osceno giuoco.
Come potrò
dire a mia madre che ho paura ?
Chi mi riparlerà di domani luminosi
dove i muti canteranno e taceranno i noiosi
Quando riascolterò il vento tra le foglie
sussurrare i silenzi che la sera raccoglie
Io che non vedo più che folletti di vetro
che mi spiano davanti che mi ridono dietro
Come potrò
dire a mia madre che ho paura ?
Perchè non hanno fatto delle grandi pattumiere
per i giorni già usati per queste ed altre sere ?
E chi, chi sarà mai il buttafuori del sole
chi lo spinge ogni giorno sulla scena alle prime ore ?
E soprattutto chi e perchè mi ha messo al mondo
dove vivo la mia morte con un anticipo tremendo ?
Come potrò
dire a mia madre che ho paura ?
Quando scadrà l'affitto di questo corpo idiota
allora avrò il mio premio come una buona nota
Mi citeran di monito a chi crede sia bello
giocherellare a palla con il proprio cervello
Cercando di lanciarlo oltre il confine stabilito
che qualcuno ha tracciato ai bordi dell'infinito
Come potrò
dire a mia made che ho paura ?
Tu che mi ascolti insegnami un alfabeto che sia
differente da quello della mia vigliaccheria
lunedì 2 maggio 2011
domenica 1 maggio 2011
Il ritorno
Mirabilandia, Ferrara, Lendinara, Ravenna ...
Complimenti a tutti i ragazzi per il comportamento in albergo, ai colleghi accompagnatori e agli autisti. Buon viaggio di ritorno.
prof. A. M.
Viaggio d'istruzione 2011
Tra poche ore gli allievi dell'Istituto Comprensivo Statale di Zagarise, plessi di Zagarise e Magisano, accompagnati da tre docenti, inizieranno il loro viaggio d'istruzione: sono in 27.
Il programma del viaggio prevede:
primo giorno
Partenza ore 5.30 da Zagarise, ore 6.15 da Magisano, destinazione Lido di Classe (RA)- Hotel Adler
secondo giorno
prima colazione in Hotel poi via verso il Parco Divertimenti di Mirabilandia (RA), pranzo all'interno del parco e giornata all'insegna del divertimento
terzo giorno
prima colazione in hotel e spostamento in direzione Ferrara. La bella cittadina estense ci offrirà le sue bellezze, quali il Castello, il Duomo, il Palazzo Ducale, Piazza ariostea. Pranzo a Ferrara e poi spostamento in Veneto, a Lendinara (RO). Guidati gli allievi scopriranno la basilica di Santa Sofia, la Chiesa del Pilastrello, verranno accolti da figuranti risorgimentali appartenenti all'associazione risorgimentale Colombari di Lendinara. Gli allievi incontreranno poi il gruppo "La Cattiva Strada" tribute band a Fabrizio De Andrè, per un'intervista finalizzata all'approfondimento del problema dell'interpretazione dei testi in quanto coinvolti in una sperimentazione PON, precisamente B10 - Educazione linguistica e letteraria in un'ottica plurilingue. Per le 19 si prevede la cena e poi il concerto presso il teatro Ballarin. Rientro in hotel in nottata
quarto giorno
prima colazione in hotel e spostamento verso Ravenna alla scoperta dei tesori della città.
Pranzo in hotel e spostamento a Ravenna. Cena in hotel
quinto giorno
prima colazione in hotel e partenza per la Calabria
Buon viaggio a tutti!