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Recensione critica: Bioetica Manuale per Teologi di Giovanni Russo

La presente recensione ha per oggetto il volume di Giovanni RussoBioetica, Manuale per teologi,che ha visto la luce quest’anno, edito dallaLAS, a Roma, dopo quattro lunghi anni di lavoro. L’opera si inserisce nella sezione Lex vivendi - Ethica, della collana di Manuali e Sussidi per lo studio della Teologia, curata dalla Facoltà di Teologia dell’Università  Pontificia Salesiana di Roma, nata allo scopo di fornire una serie di manuali destinati agli studenti del primo ciclo istituzionale di teologia, per cui si può affermare giustamente che detta opera si colloca come strumento di formazione culturale all’interno dell’orizzonte degli studi di indirizzo teologico. Giovanni Russo, autore del libro, è professore ordinario di Bioetica nell’Università Pontificia Salesiana, presso la sede di Messina, nonché Preside dell’Istituto Teologico “San Tommaso” e Direttore della Scuola Superiore di Specializzazione in Bioetica e Sessuologia di Messina,  inoltre, in qualità di bioeticista, fa parte del Comitato Etico e Tecnico Scientifico per la Sperimentazione dei Farmaci del Policlinico Universitario di Messina e del Direttivo del Comitato di Bioetica di Messina. A partire dalla specializzazione in Bioetica conseguita negli Stati Uniti, l’autore è presente da tempo nella letteratura scientifica con saggi che hanno toccato più e più argomenti bioeticamente rilevanti, ma per sua stessa affermazione, quest’opera vuol essere altro, andare oltre. Egli afferma di voler colmare una lacuna presente nel campo bibliografico della bioetica: mancava infatti un manuale che compendiasse sistematicamente tutti gli argomenti legati ad essa, un’opera alla quale fosse possibile attingere ogni volta che fosse stata ravvisata la necessità di fornire le argomentazioni necessarie ad avvalorare  la “risposta” che la Chiesa dà di fronte a certi argomenti. In effetti chi oggi si accinge ad intraprendere gli studi teologici, non può non tenere conto del fatto che la bioetica sarà parte del suo “pane quotidiano culturale”, poiché nessun futuro teologo, né futuro insegnante di religione cattolica, potrebbe  pensare alla sua formazione come ad un cammino avulso dalla società, per cui quest’opera risponde correttamente a questa esigenza. Per quanto il compito si presentasse arduo a causa dell’ampiezza della materia, l’autore è riuscito a dare una visione globale e delle problematiche inerenti la bioetica e dei suoi campi di applicazione, ricostruendone, pagina dopo pagina i fondamenti, fornendo al lettore tutti gli strumenti tipici di un’opera scientifica. Si parte dai chiarimenti in merito all’oggetto e alla natura della bioetica e dopo un excursus storico ed un ampio capitolo sui fondamenti biblici della materia, i restanti capitoli  si snodano lungo tutti gli ambiti di ricerca: bioetica fondamentale, generale, medica, dell’alimentazione, sociale, ambientale e animale. Per coloro i quali abbiano già avuto un approccio con la bioetica, il manuale si presenta come un’occasione ghiotta per sistematicizzare meglio le proprie conoscenze, per verificare quanto se n’è capito e quanto era rimasto ancora un po’ nebbioso o oscuro, per verificare una volta di più, se ve ne fosse il bisogno, che i passi mossi verso il miglioramento della propria qualità di vita, intraprendendo tali studi, siano quelli giusti Per chi invece non abbia mai aperto un libro di bioetica  ed ha una conoscenza degli ambiti di ricerca che si limita a quanto si legge sui giornali o si sente al telegiornale, certamente riterrà molto utile trovare qui la spiegazione dei fondamenti su cui si poggiano tante soluzioni che la Chiesa propone di fronte a certi temi (eutanasia, procreazione assistita, trapianti, cellule staminali, clonazione, aborto, suicidio, agricidio, diritti degli animali), così come potrà trovare risposta al  bisogno di confrontare ciò che legge con le Sacre Scritture per trasformare una propria opinione in certezza. Inoltre, ad arricchire l’intera opera c’è un corredo bibliografico non indifferente che rappresenta una concreta prova dell’interesse che gravita intorno alla bioetica e della varietà di voci che ormai da quasi quaranta anni si leva intorno ad essa, e dal mondo della scienza, e quindi prettamente laico, e dal mondo religioso, cattolico in particolare. E’ possibile, sfogliando le pagine dell’opera, cogliere la diligenza e l’attenzione con cui l’autore ha cercato di trasmettere le sue conoscenze al lettore, con un linguaggio consono all’argomento e parimenti non oscuro, anzi, così lineare da spingere chi legge a riflettere su ciascuna delle pagine, confrontando continuamente ciò che si “pensava” di sapere in materia, a ciò che si apprende leggendo l’opera. Questo studio sistematico offerto dal Reverendo Russo ha certamente contribuito ad allargare gli orizzonti di chi scrive, nel senso che l’approccio totale che il libro offre alla materia è quanto di più completo ci sia stato dato di vedere nel panorama della letteratura scientifica odierna, poiché in un solo volume si è riusciti a compendiare tutte quelle argomentazioni che compongono il bagaglio culturale di un buon bioeticista, il quale sa di non potersi limitare ad una conoscenza superficiale, ma deve  andare a fondo per essere sempre in grado di fornire quei fondamenti assiologici che danno significato alle sue affermazioni e alle sue conoscenze a chiunque gliene chieda spiegazione, in primis a se stesso. Infine, la quantità innumerevole di fonti citate, la cura nel fornire definizioni il più possibile chiare, la capacità di illustrare, senza annoiare, l’orizzonte di senso della prospettiva teologica cristiana, la puntualità e la rigorosità degli assunti rendono l’opera magistrale.

 

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